Lione, cosa vedere in 3 giorni

Tra moderne architetture e spazi recuperati da edifici dismessi, Lione è una vivace miscellanea di musei, gallerie e ristoranti. La città è adagiata alla confluenza della Saona con il Rodano ed è considerata la Capitale della Gastronomia francese. Non a caso nel 2019 qui è stata inaugurata la Città internazionale della gastronomia, uno spazio ibrido costruito all’interno del Grand Hôtel-Dieu, sulle rive del Rodano. Non stupisce vista la tradizione culinaria di Lione, dove è nato il celebre chef Paul Bocuse, e dove pullulano i bouchon, le trattorie tipiche dalle caratteristiche facciate rosse.

Francia-Lione-Place Bellecour-ruota panoramica

Per apprezzarla al meglio conviene godersi le atmosfere suggestive della Fête des Lumières che si svolge ogni anno a inizio dicembre, con le installazioni realizzate da videomaker e designer lungo le vie, nelle piazze e sulle facciate dei monumenti principali. Meglio informarsi scaricando la app dedicata e studiare un percorso per non perdersi le colorate performance delle compagnie degli artisti di strada che trasformano la città in un grande teatro all’aperto.

Francia-Lione-Saona-vista dal ponte

Ma se non si sopporta troppo il freddo consiglio di visitare Lione in primavera oppure in estate quando la temperatura consente di pasteggiare all’aperto. Con mia grande sorpresa scopro che la città pullula di dehors di cafè e boulangerie. Segno che la vita dei lionesi si svolge molto all’aperto. I cittadini sono abituati al clima rigido e a mangiare fuori indossando spesso il cappotto, preferito al più ingombrante piumino.

Le esperienze da non perdere

Godersi il panorama dalla collina di Fourvière 

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panorama di Lione dal Fourvière

Per prima cosa, vi consiglio di salire con la funicolare alla collina di Fourvière e godervi il panorama della città. La Festa delle Luci nacque proprio qui nel 1643: per invocare la protezione dalla peste i cittadini illuminarono le finestre con migliaia di candele, rischiarando il cammino dei pellegrini fino alla statua costruita sul promontorio in onore della Madonna. Affacciarsi dal belvedere alle spalle della basilica di Notre-Dame de Fourvière consente di avere un primo impatto con la città. Se il cielo è terso puoi persino scorgere la cima innevata del Monte Bianco!

Francia-Lione-basilica di Notre Dame de Fuorvière

La collina era l’acropoli della città di Lugdunum fondata dai Romani, con la tipica struttura architettonica sviluppata intorno a un cardo e a un decumanp. Tra il 16 ed il 19 a.C. lungo il cardo fu costruito un teatro. Esso fu ampliato sotto il regno di Adriano ed al quale intorno alla metà del II secolo. Ancora ben conservato, è visitabile gratuitamente: vi ci imbatterete riscendendo a piedi il sentiero acciottolato che conduce a Vieux Lyon.

Francia-Lione-Fuorvière-teatro romano

Addentratevi nella vecchia Lione tra vicoli e traboules, i passaggi segreti che si aprono nelle corti dei palazzi medievali e congiungono un vicolo all’altro.

Francia-Lione-traboules

Francia-Lione-cattedrale
la cattedrale Saint-Jean a Lione

Entrare in un dipinto al Mur des Canuts

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la stazione di Perrache

Con un bglietto da 2 euro valido 60 minuti su tutti i mezzi pubblici, riusciamo a vedere le principali attrazioni della città. Anche se molte di esse sono facilmente raggiunginili a piedi dal nostro hotel. L’Hotel Mercure Lyon Centre Château Perrache è situato in posizione strategica nel quartiere Perrache. Il quartiere è stato protagonista di un importante intervento di riqualificazione. Crocevia del trasporto pubblico lionese, ospita una moderna stazione ferroviaria, la fermata della metro Perrache ed è attraversato da una lunga tramvia. Nonchè da una invidiabile pista ciclabile adiacente a una passeggiata pedonale coperta che costeggia un murale che racconta la storia della città.

Francia-Lione-Mur des Canuts
il Mur des Canuts

Dalla fermata Bellecour della metro raggiungo il murale del Mur des Canuts nel quartiere della Croix-Rousse, presso rue Denfert-Rochereau. L’affresco è a due passi dall’uscita della metropolitana. Dipinto nel 1987, è stato più volte ritoccato e regala uno spaccato esaustivo della vita quotidiana lionese con personaggi impegnati nelle varie attività. Non resisterete alla tentazione di fotografarvi accanto a qualcuno dei personaggi ritratti, seduti sulle scale o sull’uscio della banca. Il tempo di qualche scatto e scivolo di nuovo in metro per cercare di arrivare in tempo alla prossima tappa.

Ridere con le gag del cinema muto dei fratelli Lumière

Francia-Lione-Institut Lumière

Riesco a raggiungere l’Institut Lumière giusto allo scadere dei sessanta minuti dalla prima timbratura del biglietto. Ho deciso di visitare il museo al calar della sera in modo da non perdere nulla degli affascinanti paesaggi che la città sa regalare. Verso l’imbrunire, con le luci che cominciano ad accendersi, Lione è magica. Alla famiglia Lumière, che ha rivoluzionato il mondo della fotografia ed ha inventato il cinematografo, è dedicata persino una fermata della metropolitana. Così, chiunque visiti Lione non può dire di non aver trovato il museo. O di non sapere che la città ha dato i natali ai due celebri fratelli. L’edificio non si trova in centro, anzi sorge piuttosto in periferia. Il biglietto costa 9 euro ma i giornalisti con tesserino entrano gratis.

primi prototipi di macchine fotografiche all’Instituite Lumière

Alla fine del XIX secolo, Antoine Lumière, industriale con i suoi due figli, Auguste e Louis, hanno una convinzione. Che l’immagine animata è il mercato del futuro. Ma a una condizione: che la fotografia in movimento sia proiettata su un grande schermo. Nel 1895, trovano una soluzione: inventano il cinematografo. Nella casa di famiglia è allestito un museo che si articola in un percorso affascinante. Ti muovi tra le prime camere e fotografie a colori, le prime costruzioni di immagini in movimento, i filmati in bianco e nero.

C’è anche il cinématographe che proiettò i primi 10 film il 28 dicembre 1895 al Grand Café a Parigi. Il pubblico ne fu entusiasta. Un tè al cafè Lumìere, nel complesso culturale che include una sala proiezioni e una biclioteca, è quello che ci vuole per chiudere la visita. Cosa c’è di meglio di una bevanda calda per rifocillarsi prima di ripiombare nel freddo di una serata invernale di fine dicembre?

Dire “ti amo” in tutte le lingue al Musée des Confluences

Francia-Lione-Musee des Confluences
il Musée des Confluences visto dal ponte sulla Saône

Il quartiere della Confluence è nato dalla riconversione di un’area industriale che comprendeva gli ex magazzini del sale e dello zucchero e i depositi della vecchia linea ferroviaria oggi dismessa. Una penisola tra il corso del fiume Rodano e quello della Saône dove spicca il Musée des Confluences, il museo di storia naturale che assomiglia a un’astronave per l’uso di vetro e acciaio. Ci arrivo a piedi dal mio hotel il terzo giorno percorrendo Cours Charlemagne, il lunghissimo viale attraversato da una moderna tramvia che costeggia una larga e comoda pista ciclabile.

Francia-Lione-Musee de Confluence-sezione dedicata all

Percorrendo il viale ti rendi conto di quanto in Europa siano stati fatti passi in avanti per rendere più sostenibili e vivibili le città. L’attenzione ai pedoni e ai ciclisti è lampante: i semafori sono rivolti anche ai ciclisti e persino i monopattini hanno appositi parcheggi. Cattura la mia attenzione l’imponente edificio verde che campeggi sulla mia destra. Si tratta del Cube Vert, sede di Euronews firmata Jakob + MacFarlane. Restituito agli abitanti dopo secoli di sfruttamento industriale, il quartiere della Confluence è il simbolo di una città ecosostenibile che guarda al futuro.

Basta prolungare la passeggiata fino al confine sud della Presqu’ile per accorgersene. La gigantesca struttura di vetro e acciao sorge sulla confuenza dei due fiumi e può essere ammirata da un moderno ponte ciclabile e pedonale affiancato dalla tramvia. Il biglietto costa 9 euro. Il percorso si articola in quattro sezioni spalmate su due piani collegati da scala mobile e scale ed esplora l’origine e il destino dell’umanità (origini: i racconti del mondo, le specie il tessuto del vivente, la società: il teatro degli uomini, eternità: visioni dell’aldilà). Oltre alla collezione permanente, il museo ospita mostre temporanee al primo piano.

Francia-Lione-Musee des Confluences
il Musée des Confluences


Concludete la giornata nei bouchon: potrete gustare i grandi classici come le quenellese lyonnaises au brochet, grandi gnocchi a base di semola ripieni di luccio serviti su una salsa ai gamberi d’acqua dolce.

Non ho particolarmente amato i piatti della tradizione lionese, per la mia intolleranza ai latticini. I francesi non riescono proprio a fare a meno della crème fraîche ma vi consiglio due o tre indrizzi di cucina fusion he si sono rivelati ottimi per una cena gustosa e leggera.

  • La cuisinerie si trova a Vieux Lion a pochi passi dalla fermata della funicolare che porta al Fourvière. Dall’atmosfera intima e romatica, tavoli e sredie che ricordano quelli della scuola, propone piattini in stile tapas ispirati alle cucine di tutto il mondo (churros con pollo e formaggio di capra) e una varietà di proposte vegetariane (Rue Saint Georges 16).
  • Cafè Mercière si trova all’incrocio delle acciottolate rue Mercière e rue des Marroniers. nel quartiere di Presq’ile, a due passi da Place Bellecour, cuore di Lione. S’inizia con un classico della cucina francese, la croque, qui in versione truffé, per proseguire con brochette de poulet o filet de bar sauce Chermoula. Lasciate spazio per il dolce: nel menù colpisce la gaufres, chantilly et chocolat. D’altra parte, i francesi non sono famosi per essere eccelsi pasticceri? A tal riguardo mi preme segnalare le boulangerie, i tipici forni che sciorinano prelibatezze con una certa ricerca negli ingredienti.
  • Paneterra: dopo aver girato Lione in lungo e in largo ho scelto questa boulangerie per le mie colazioni a Lione. Affacciata su Cours Charlemagne e a due passi da Perrache, la boulangerie è una delle migliori in città come dimostra l’afflusso di gente che si registra sin dalle prime ore della mattina. In questa boulangerie lavorano giovani che con passione prima dell’alba impastano e smontano quando il negozio apre i battenti lasciando il posto alle colleghe che servono i clienti. C’è l’imbarazzo della sceltra tra pain au chocolate, ciambelle, baguette preparate con farina di segale, di mais alla curcuma, ai cereali, ai semi. Con enorme piacere scopro che ha anche una nutrita proposta vegana: la mia colazione consiste nel cappuccino di avena e un panetto dalla curiosa forma di fiore a base di farina di avena senza latte, uova e zucchero.
Francia
Lione-Paneterra boulangerie-cappuccino-pain au chocolate-colazione
la colazione da Paneterra

Non cedete al languorino che fa capolino già con il sorgere dei primi raggi di sole (sarà il freddo…). Dovete tener presente che Lione dorme fino a tardi e prima delle 10 del mattino non avete speranza di trovare una boulangerie aperta. Quindi cedete tranquillamente alla pigrizia, non c’è fretta di arrivare da nessuna parte. Anche i musei aprono alle 10. Si mettano l’animo in pace i mattinieri amanti delle prime luci del giorno: a Lione si va con calma.

Ti è piaciuto questo itinerario a Lione? Dai un’occhiata al sito (in italiano) dell’ufficio del turismo di Lione per essere sempre aggiornato su orari e ingressi ai musei. Per organizzare il tuo viaggio in Francia consulta il sito di Atout France, l’ufficio del turismo francese.

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